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Nel 2002 l’offerta ricettiva delle regioni alpine era costituita da quasi 22 mila esercizi ricettivi alberghieri e 802 mila posti letto nei quali sono stati registrati complessivamente 23,8 milioni di arrivi e 105,2 milioni di presenze turistiche. Dall’analisi effettuata sono emersi il Land Tirolo e la provincia di Bolzano, quali aree con la maggiore concentrazione turistica. A livello comunale si sono contraddistinte le località austriache di Sölden (Tirolo), Lech (Vorarlberg) e Saalbach-Hinterglemm (Salisburgo). Fra i comuni italiani si trova in prima posizione Corvara.

In occasione della Giornata Mondiale del Turismo si diffondono alcuni dati sulla struttura e la dinamica del turismo, dai quali risulta la rilevanza del comparto turistico a livello locale, quale risorsa economica ed occupazionale. Il settore “alberghi e pubblici esercizi” rappresenta a livello provinciale circa il 9% del PIL e quasi il 12% dell’occupazione.

Nell’economia altoatesina, in particolare nel settore turistico, un ruolo determinante è rappresentato dalla diffusione degli impianti a fune; in Alto Adige sono infatti funzionanti il 20% circa degli impianti a fune nazionali. Sebbene il numero complessivo degli impianti tenda a diminuire, la ristrutturazione di quelli esistenti consente l’incremento della portata oraria.

Nel 2000 le amministrazioni pubbliche della provincia di Bolzano hanno speso complessivamente 6.522 milioni di euro. La pressione fiscale provinciale si è assestata al 41,1% rispetto al 42,4% nazionale.

Questa pubblicazione contiene una serie di informazioni utili sull’istruzione nel nostro paese e può costituire anche una base per la pianificazione del settore scolastico.

Dal Censimento del 1990 ad oggi, l’agricoltura altoatesina e quella trentina sono rimaste pressoché stabili. L’Alto Adige conta il 23,4% delle aziende agricole in meno rispetto al Trentino, ma dispone di una superficie agricola totale maggiore (+29,9%). La coltivazione delle mele e la viticoltura sono le coltivazioni legnose maggiormente diffuse in entrambe le province, con una prevalenza della prima in Alto Adige e della seconda in Trentino.

Sono diversi i fattori ambientali che incidono sull’agricoltura; fra quelli con effetti negativi ne sono esempio l’inquinamento derivante dall’impiego di sostanze organiche ed inorganiche come i fertilizzanti, il danno di tipo meccanico riconducibile all’uso delle macchine agricole e le forme di inquinamento dovute alla presenza nel terreno di sostanze naturali come arsenico, ferro e zolfo. Nel nostro recente volume è stato preso in esame l’impatto che questi ed altri fattori esercitano sull’agricoltura altoatesina.

Con un valore aggiunto per abitante pari rispettivamente a 31.920 euro e 31.715 euro, i Sistemi Locali del Lavoro di Badia e Bolzano occupano nel 2000 il 4° ed il 5° posto della graduatoria nazionale del valore aggiunto per abitante. I risultati emergono da uno studio realizzato dall’Istituto Nazionale di Statistica sull’andamento, nel quinquennio 1996-2000, del valore aggiunto all’interno dei 784 Sistemi Locali di Lavoro individuati a livello nazionale.

L’educazione permanente in età adulta è da intendersi come formazione, di cui una persona fruisce dopo aver precedentemente completato od interrotto l’istruzione di base. L’ASTAT ha promosso, in collaborazione con le ripartizioni cultura tedesca e italiana, una ricerca per fornire elementi di coscienza, che permettano di indirizzare e sostenere politiche formative sulla base di informazioni precise sui bisogni effettivi della popolazione.

Questo volume sintetizza i risultati della rilevazione sul turismo in provincia di Bolzano nella stagione estiva 2002 e nell’anno turistico 2001/02. I dati offrono una panoramica sui flussi turistici, analizzati secondo la provenienza dei clienti, la tipologia degli esercizi ricettivi, la permanenza media, il territorio e l’offerta turistica.