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Il nuovo censimento annuale della popolazione è caratterizzato da costi contenuti e metodi attuali. Tra le novità più importanti per la prossima tornata censuaria è il fatto che ogni anno è coinvolto solo un campione di comuni e - in questi comuni - solamente una parte dell’areale comunale. Questa metodologia permette, da una parte, di ridurre il fastidio statistico presso le famiglie e di diminuire il carico per i cittadini chiamati a compilare i questionari e, dall’altra, di limitare l’onere operativo per i Comuni che da sempre sono al centro delle operazioni censuarie. Inoltre, le nuove caratteristiche del censimento consentono un notevole risparmio sui costi, poiché i questionari vengono compilati esclusivamente online.

L’istituto provinciale di statistica ASTAT diffonde i risultati economici delle imprese 2016, analizzando per la prima volta anche il dettaglio comunale. Il valore aggiunto provinciale generato dalle imprese e dai servizi cresce del 3,6% rispetto all’anno precedente e supera i 10,5 miliardi di euro: 4,2 miliardi ai servizi, 6,4 all’industria. La produttività apparente del lavoro (valore aggiunto per addetto), pari a 57,1 mila euro, garantisce alla provincia di Bolzano il secondo posto a livello nazionale; a livello comunale è Postal a detenere il primato con 78,7 mila euro. Nell’industria la produttività apparente della provincia di Bolzano raggiunge i 73,4 mila euro, risultando prima in assoluto in Italia.

Il trend positivo del mercato del lavoro altoatesino prosegue anche nel secondo trimestre 2019 pur se in forma minore. Gli occupati in provincia di Bolzano si attestano a 255.300 persone. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente risultano in aumento dell’1,3% (+3.300 persone). Il tasso di occupazione si è attestato al 73,2%. Nel secondo trimestre 2019 si registra un aumento delle persone in cerca di lavoro, che arrivano a 8.900 unità: il tasso di disoccupazione raggiunge così il 3,4%.

L’istituto provinciale di statistica (ASTAT) comunica che nel 2° trimestre 2019 sono state esportate merci dall’Alto Adige per un valore di 1.298,8 milioni di euro. Nei confronti del corrispondente trimestre del 2018 si registra un aumento del 6,4%. Le esportazioni verso gli Stati dell’Unione Europea denotano nel complesso un aumento del 5,8%, quelle dirette verso i Paesi europei non UE scendono dell’11,0%. Si registra un incremento molto rilevante delle esportazioni nel settore dei Prodotti delle altre attività manifatturiere (+43,2%), mentre si segnala un leggero calo per il settore Prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca (-4,0%).

In base ai dati ufficiali di ISTAT/ASTAT, nel 2017 sono stati spesi 163,6 milioni di euro per attività di ricerca e sviluppo, con un aumento dell’8,4% rispetto al 2016. Ciò corrisponde allo 0,73% del prodotto interno lordo (PIL) altoatesino. Nel complesso gli addetti alla R&S ammontano a 2.462 unità. Questi ed altri risultati su questo tema vengono diffusi dall’ASTAT nel notiziario "Ricerca e Sviluppo (R&S) - 2017".

Con l’arrivo di un figlio, una famiglia altoatesina deve spendere 484 euro al mese in più per mantenere lo stesso tenore di vita che aveva prima. Fino al raggiungimento della maggiore età ciò significa un costo totale che si aggira sui 105.000 euro per figlio. A tale stima è arrivato l’Istituto provinciale di statistica - ASTAT applicando la metodologia di alcuni studi al dato del livello dei consumi in Alto Adige.

L’ASTAT rende noto che nel 1° semestre 2019 in Alto Adige sono stati dichiarati complessivamente 30 fallimenti, 4 in meno dello stesso periodo del 2018. Sono state aperte 0,7 procedure ogni 1.000 imprese, con un aumento nei settori economici dell’Industria e del Commercio. Un calo rispetto al 2018 si nota negli Altri servizi e nelle Costruzioni. Stabile il settore degli Alberghi e pubblici esercizi.

Per la prima volta l’ASTAT ha analizzato il tema dell’occupazione dal punto di vista delle famiglie. Emerge che il 71,9% delle famiglie altoatesine ha almeno un occupato in casa. Il 34,2% delle famiglie ha due o più componenti occupati. Nel 2018 tra le famiglie con almeno un lavoratore dipendente risulta che l’89,3% ha almeno una persona con un lavoro a tempo indeterminato e nel 23,4% una persona lavora a termine. In quasi la metà delle coppie con figli è presente il part-time. Si rilevano 5.600 famiglie altoatesine senza over 65, prive di occupati o pensionati da lavoro. Si osservano 7.500 famiglie con un’intensità lavorativa bassa o molto bassa.

L’Osservatorio prezzi e tariffe della Provincia Autonoma di Bolzano diffonde le tariffe comunali per l’anno 2019 applicate ai servizi per l’abitazione (acqua potabile, smaltimento rifiuti, depurazione e fognatura), le addizionali irpef e le tariffe per i servizi all’infanzia.

L’Osservatorio prezzi e tariffe della Provincia autonoma di Bolzano diffonde i prezzi rilevati nel mese di giugno 2019, relativi a una gamma di prodotti provenienti dai principali gruppi di spesa delle famiglie, quali l’alimentare, la ristorazione e i trasporti.