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L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) comunica che nel 2012 in provincia di Bolzano sono stati denunciati dalle Forze di Polizia all’Autorità giudiziaria 16.768 delitti, con un aumento dell’11,7% rispetto all’anno precedente. Tale aumento è dovuto soprattutto ai reati contro il patrimonio (furti, rapine, truffe e frodi, danneggiamenti ecc.). I Furti, i quali costituiscono oltre la metà dei delitti denunciati (52,7%), palesano in particolare una crescita del 17,0%. In Alto Adige sono stati denunciati 33,1 delitti ogni 1.000 abitanti, il corrispettivo valore italiano è invece pari a 47,3 delitti ogni 1.000 abitanti.

Il periodo 1985-2011 è caratterizzato da una diminuzione continua della mortalità in generale, anche se il numero assoluto dei decessi registrati in provincia di Bolzano a causa dell’invecchiamento della popolazione è aumentato. Nel 2011, quasi nove decessi su dieci rilevati, hanno avuto come causa iniziale una malattia del sistema circolatorio (38,0%), un tumore (29,7%), una malattia dell’apparato respiratorio (7,3%) o una causa violenta (6,3%), per esempio incidenti. Questi ed altri risultati dettagliati sulle cause di morte del periodo 1985-2011 si trovano nella pubblicazione "Cause di morte in Alto Adige - 1985-2011", diffusa dall’Istituto Provinciale di Statistica (ASTAT).

Dall’Indagine multiscopo sulle famiglie del 2013, condotta dall’ASTAT per conto dell’ISTAT, emerge che il 27,2% degli altoatesini si sente molto sicuro nella zona in cui vive quando è buio. Il 15,2% degli intervistati al contrario si sente poco sicuro o per niente sicuro. Mentre nelle zone rurali fenomeni come la prostituzione, persone che si drogano e che spacciano droga sono raramente notati, nelle città sono molto più presenti.

L’Istituto provinciale di statistica (Astat) comunica anche che nel 4° trimestre del 2013 si conferma la tendenza al rialzo delle esportazioni registrata nei primi tre trimestri, che superano per la prima volta la soglia del miliardo di euro (1.026,7 milioni di euro). Grazie a tale buon risultato dell’ultimo segmento dell’anno, sommato alla crescita registrata nei primi 3 trimestri, l’anno 2013 si è chiuso con una crescita del 4,8% rispetto all’anno precedente. In valore assoluto le esportazioni hanno superato per la prima volta l’importo, anch’esso record, di 3,8 miliardi di euro.

L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) comunica che la percentuale di successo per gli esami di bi- e trilinguismo, nel corso del 2013, è diminuita per tutte le carriere: 61,6% per la carriera A, 26,2% per la carriera B, 37,5% per la carriera C e 73,5% per la D. Complessivamente la percentuale di successo è pari al 44,6%.

L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) comunica che nell’anno scolastico 2013/14 sono 27.718 gli alunni che frequentano una delle 326 scuole primarie dell’Alto Adige. Gli alunni ripetenti sono complessivamente 90. Nell’anno scolastico in corso sono 2.920 gli alunni stranieri iscritti nelle scuole elementari altoatesine, vale a dire 10,5 ogni 100 iscritti. 1.748 sono gli alunni che non si avvalgono dell’educazione religiosa, pari a 6,3 alunni ogni 100 iscritti.

Il Rapporto Gender esplora le identità di genere - maschile e femminile - sotto svariati aspetti tra cui il livello di istruzione, la partecipazione al mercato del lavoro, la partecipazione politica, la salute ecc.

Dall’Indagine Multiscopo sulle famiglie del 2013, condotta dall’ASTAT per conto dell’ISTAT, emerge come il mezzo di trasporto pubblico più utilizzato in Alto Adige sia l’autobus urbano (il 52,5% degli intervistati lo utilizza almeno una volta all’anno). Sul fronte della soddisfazione, tra l’80 e il 90% degli intervistati, a seconda dei vari aspetti analizzati, si mostra abbastanza o molto soddisfatto dell’autobus extraurbano. Inoltre anche il treno recupera in termini di soddisfazione.

L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) comunica che nel periodo da novembre 2013 a gennaio 2014 è stata registrata una leggera crescita negli arrivi (+2,6%), mentre rimangono sostanzialmente stabili le presenze (+0,5%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Calano le presenze dei turisti italiani (-1,6%), mentre crescono quelle degli stranieri.

Secondo i dati dell’Istituto provinciale di statistica (ASTAT), nell’anno 2013 sono 136.800 i maschi e 108.500 le femmine che risultano occupati. In cerca di occupazione si trovano 5.600 maschi e 5.800 femmine. Il tasso di disoccupazione ammonta a 4,4% (3,9% tra gli uomini e 5,0% tra le donne).