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Da oggi è disponibile (online) l’edizione 2013 del volume "Alto Adige in cifre". L’opuscolo offre un’anteprima generale di dati statistici relativi alla provincia di Bolzano che saranno poi ripresi ed ampliati nel nostro Annuario statistico la cui uscita online è imminente. L’Alto Adige in cifre è stato redatto anche nella versione ladina.

L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) diffonde i dati relativi alle seconde case utilizzate a scopo turistico presenti in provincia di Bolzano. Con riferimento all’anno 2012, si contano 12.963 seconde case, con una superficie utile media di 65,48 m². Oltre la metà delle seconde case (58,1%) appartiene a cittadini italiani (esclusi gli altoatesini), il 24,5% agli altoatesini ed il 14,1% a proprietari di nazionalità germanica.

In provincia di Bolzano il territorio insediativo, cioè "potenzialmente insediabile", si estende su una superficie di 40.784 ettari, cioè il 5,5% della superficie complessiva provinciale. I risultati rispecchiano la situazione dell’anno 2012 ed indicano che il 66,9% del territorio insediativo è ancora utilizzabile, mentre il 33,1%, quindi circa un terzo, risulta classificato come già utilizzato. Questi dati e altri interessanti risultati vengono diffusi a partire da oggi nella pubblicazione ASTAT "Territorio insediativo in provincia di Bolzano - 2012".

L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) pubblica il volume "Attività edilizia e mercato immobiliare in provincia di Bolzano - 2012". Nel 2012 sono stati concessi e ritirati permessi di costruire per una cubatura di 3,2 milioni di m³ (-13,7% rispetto al 2011), sono stati erogati dai competenti uffici provinciali 80,5 milioni di euro per contributi diretti a nuova costruzione, acquisto e recupero della prima casa (+5,5%), e sono state presentate presso l’IPES 5.375 domande di alloggio in affitto. I valori degli immobili a uso abitativo oscillano tra 4.014 e 5.206 euro/m² a Bolzano, e, in media, tra 2.499 e 3.416 euro/m² nel resto della provincia.

L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) aggiorna le previsioni sull’andamento dell’economia altoatesina per l’anno 2013. Il PIL reale dell’Alto Adige è previsto in diminuzione dello 0,6%, molto meglio rispetto all’Italia (-1,8%).

L’Istituto provinciale di statistica ASTAT diffonde uno studio sui flussi di denaro che gli immigrati inviano nei propri paesi d’origine. Secondo i dati della Banca d’Italia, nel 2012 l’ammontare delle rimesse inviate tramite i canali formali è stato pari a 28 milioni di euro, cifra pari allo 0,15% del PIL. Tra il 2005 e il 2012 le rimesse estere degli immigrati in Alto Adige sono aumentate del 126,4%. All’interno del periodo considerato, nel 2012 per la prima volta si registra un calo rispetto all’anno precedente (-9,3%). Nel 2012 i principali paesi beneficiari delle rimesse dall’Alto Adige sono stati Pakistan, Perù e Marocco.

L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) comunica che nel 2012 le esportazioni altoatesine sono ammontate a 3.684,0 milioni di euro, risultando in linea con l’anno precedente (+0,5%). Nella classifica dei prodotti più esportati, le Mele occupano saldamente la prima posizione, con un valore pari a 479,7 milioni di euro, il 13,0% sul totale dell’export. Sono 2.446 gli operatori economici altoatesini che hanno effettuato vendite di merci all’estero nel 2012.

Il 9° Censimento generale dell’Industria e dei Servizi 2011 ha rilevato, in Alto Adige, 189 istituzioni pubbliche in cui lavorano 41.860 addetti e 2.247 volontari. Questi ed altri risultati emersi dal "9° Censimento generale dell’Industria e dei Servizi 2011" vengono diffusi dall’Istituto provinciale di statistica (ASTAT).

Il 9° Censimento generale dell’Industria e dei Servizi 2011 ha rilevato, in Alto Adige, 4.927 istituzioni non profit in cui lavorano 7.277 addetti e 151.800 volontari. Questi ed altri risultati emersi dal "9° Censimento generale dell’Industria e dei Servizi 2011" vengono pubblicati dall’Istituto provinciale di statistica (ASTAT).