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Cosa pensano gli altoatesini degli stranieri? Gli immigrati si trovano a loro agio in provincia di Bolzano? Qual è la situazione abitativa degli stranieri? In quali settori sono maggiormente occupati? La compresenza di differenti culture è fonte di tensione? Il presente studio sugli stranieri risponde a queste ed altre domande, fornendo una miriade di notizie utili a comprendere un fenomeno in continuo divenire.

Nell’anno 2001 in provincia di Bolzano il numero medio di figli per donna è risultato pari a 1,53 e si trova perciò al di sopra della media nazionale (1,23). I livelli più alti di fecondità si osservano nelle donne tra i 30 e i 34 anni di età, con 104 figli ogni 1.000 donne. Da un confronto su scala europeo l’Italia presenta una fecondità più debole rispetto all’Austria (1,34), alla Germania (1,39) e alla Svizzera (1,5). Il tasso di fecondità nei paesi dell’Unione Europea per l’anno 2001 è stato pari a 1,45 figli per donna.

Il nome di battesimo viene considerato un’importante componente della propria personalità. In questo studio esso assume una rilevanza statistica interessante, dal momento che viene offerta ai lettori l’opportunità di scoprire quanti sono gli "omonimi", se sono più vecchi o più giovani, se il proprio nome è raro o se è abbastanza diffuso. Questa pubblicazione è inoltre un indirizzo per scoprire come i cambiamenti e le diversità sociali e culturali si riflettano anche in questa sfera individuale che è il proprio nome.

La stagione invernale 2001/02, contrassegnata dalla quasi completa assenza di precipitazioni nevose fino a metà febbraio, ha fatto registrare risultati pressoché stabili rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sia dal punto di vista degli arrivi (+0,3%) che delle presenze (+0,1%). Questi risultati e altre analisi del settore turistico vengono presentati nel fascicolo "Turismo in Alto Adige - Stagione invernale 2001/02" diffuso in questi giorni dall’ASTAT. La pubblicazione è disponibile in forma cartacea presso l’ASTAT in Viale Duca d’Aosta, 59 - Bolzano, e in versione informatica al sito www.provincia.bz.it/astat.

Il volume presenta la serie storica revisionata sulla base dei nuovi principi contabili fissati da Eurostat (SEC95), dello sviluppo economico della provincia di Bolzano nel decennio 1990-2000.

Nel mese di ottobre 2000 si è svolto in tutta Italia il 5° Censimento generale dell’agricoltura, i cui dati offrono un quadro completo del numero, della struttura delle aziende agricole, nonché della relativa forma di utilizzazione dei terreni.

Nel 1999 le amministrazioni pubbliche operanti in provincia di Bolzano hanno erogato beni e servizi per un importo complessivo pari a 2.550 milioni di euro. Nel biennio 1998-1999 il valore della produzione è aumentato in modo costante con tassi di crescita rispettivamente del 10,1% e del 9,5% rispetto all’anno precedente.

Anche nel corso del 2001 la statale più trafficata è stata la superstrada Merano-Bolzano. Alla postazione di controllo istituita a Vilpiano, è stato segnalato un traffico giornaliero medio pari a 25.876 veicoli (+0,7% rispetto all’anno precedente). Nel corso degli anni nessun’altra statale ha mai fatto rilevare un traffico così intenso; solo la postazione Bagni di Zolfo in passato aveva superato di poco le 20 mila unità.

Durante la stagione invernale 2000/01 gli impianti a fune della provincia hanno complessivamente trasportato più di 105 milioni di persone, facendo registrare un aumento pari al 2,9% rispetto all’inverno precedente. Stabile la portata oraria totale (443 mila persone) a fronte di una riduzione del numero di impianti.

È uscito lo studio ASTAT "Quadro demografico: i comuni della provincia di Bolzano in cifre - 1940-2000", analisi innovativa nel suo genere, che costituisce un valido strumento di comprensione del cammino demografico compiuto dai comuni altoatesini nel corso degli ultimi 60 anni. A livello provinciale la popolazione altoatesina, nel corso del periodo in esame, ha delineato un andamento di continua crescita, fatta eccezione per il periodo attorno al 1940 in cui, a seguito delle opzioni, si è verificata una forte emigrazione verso l’estero. Il capoluogo altoatesino, invece, a partire dagli anni ’70 ha subìto, infatti, un costante, anche se lento, decremento, evidenziando controtendenze nella mobilità che hanno determinato la crescita dei centri che gravitano attorno a Bolzano.