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Da un notiziario dell’Istituto provinciale di statistica (ASTAT), emerge come nel 2007 l’indice dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI) nel Comune di Bolzano abbia registrato in ogni mese dell’anno valori superiori al corrispettivo nazionale. La differenza massima, pari a quasi un punto percentuale (+0,9%) si è manifestata nel mese di maggio. Il tasso di inflazione medio in ambito italiano è dell’1,7%, mentre a livello locale esso si attesta al 2,3%.

L’ASTAT conclude il ciclo di articoli dedicati al monitoraggio degli obiettivi fissati dalla strategia di Lisbona, rivolgendo l’attenzione al tema “ambiente” e più precisamente determinando due indicatori, le emissioni di gas a effetto serra e l’intensità energetica dell’economia. Per quanto riguarda il primo indicatore, i risultati della provincia di Bolzano, territorio di confine fra Italia ed Austria, rispecchiano la situazione di tali realtà, con un netto aumento delle emissioni rispetto al 1990.

Come risulta da un notiziario dell’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) la provincia di Bolzano potrebbe provvedere autonomamente al fabbisogno di energia elettrica: a fronte di una produzione di 4.517,8 milioni di kWh si evidenzia, nel 2006, un consumo di 2.814,2 milioni di kWh. Il consumo pro capite in provincia di Bolzano rientra nella media dell’UE 27, risultando tuttavia superiore alla media italiana.

L’Osservatorio provinciale dei prezzi, presso l’istituto provinciale di statistica, nel mese di ottobre ha effettuato la rilevazione presso 568 esercizi commerciali di circa undicimila quotazioni per i 40 prodotti previsti dal “minipaniere” provinciale. Per l’acquisto di un paniere completo, a Luson si spendono 167,90 €, a Nova Levante 167,39 € e a Badia 161,76 €, mentre il paniere meno costoso è stato rilevato a Trento (138,96 €).

Con questo studio, di interesse generale, si vuole da un lato offrire un quadro della moltitudine di nomi più diffusi in provincia di Bolzano e dall’altro indagare sulle mode più recenti, sul loro sviluppo storico e sull’influenza dell’ambiente socio-culturale nell’assegnazione dei nomi. I nomi tradizionali Maria e Josef conducono incontestabilmente la graduatoria dei nomi più diffusi in Alto Adige, anche se stanno perdendo terreno. Negli ultimi cinque anni si sono aggiunti più di 4.000 nuovi nomi. Stanno avanzando soprattutto i nomi di origine straniera.

L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) comunica che nell’anno scolastico 2007/08 i bambini che frequentano una delle 331 scuole dell’infanzia dell’Alto Adige sono 15.135. Nell’anno scolastico in corso i bambini stranieri iscritti nelle scuole dell’infanzia altoatesine sono 1.199, vale a dire 7,9 ogni 100 iscritti.

Nella stagione estiva 2007 sono stati registrati 3.072.592 arrivi e 16.594.798 presenze. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente questi valori hanno espresso una crescita rispettivamente del 4,5% e del 3,2%. Mai prima d’ora nel corso dei mesi estivi avevano soggiornato così tanti turisti negli oltre 10 mila esercizi ricettivi. Questi sono solo alcuni dei principali risultati pubblicati da ASTAT nel notiziario "Turismo in Alto Adige - Stagione estiva 2007”

L’ASTAT rende noto che nel 2° semestre 2007 in Alto Adige sono stati dichiarati 37 fallimenti. Il totale annuo ammonta a 92 procedimenti avviati (7 in meno rispetto al 2006), i quali corrispondono a 2,3 procedure ogni 1.000 imprese. La maggior parte delle sentenze dichiarative ha interessato il settore delle Costruzioni (7,0 fallimenti ogni 1.000 imprese). Nello stesso periodo sono stati adottati 74 provvedimenti di chiusura, con un totale passivo pari a circa 66 milioni di euro.

L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT), nel ciclo di articoli dedicati al monitoraggio degli obiettivi fissati dalla strategia di Lisbona, rivolge in quest’analisi l’attenzione alla macroarea delle "Riforme economiche", determinando due indicatori, i livelli dei prezzi relativi e gli investimenti delle imprese. Per quanto riguarda il secondo indicatore la provincia di Bolzano registra risultati migliori rispetto a tutte le realtà analizzate, con un’incidenza sul PIL che nel 2005 ha raggiunto il 23,4%.

L’Istituto provinciale di statistica (Astat) comunica che nel 3° trimestre 2007 le importazioni della provincia di Bolzano sono risultate pari a 945,2 milioni di euro, con un aumento del 14,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’aumento delle importazioni è dovuto soprattutto all’impennata del settore prodotti alimentari bevande e tabacco, che è passato da 132,1 milioni di euro a 181,1 milioni di euro. Gli aumenti relativi a questo settore sono stati registrati soprattutto dalla Germania (+38,5%) e dalla Francia (+373,3%).