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L’Istituto provinciale di statistica ASTAT comunica che nel periodo 2000-2004 la quantità di carburante (gasolio per autotrazione e benzina super) venduta in provincia di Bolzano è diminuita del 5,5%, mentre i prezzi hanno segnalato un aumento progressivo. Carburanti alternativi, come G.P.L. e gas metano, ricoprono solo quote di mercato marginali.

Il numero degli abitanti della provincia di Bolzano cresce costantemente e, al 31.12.2006, raggiunge le 487.673 unità. L’incremento demografico di 5.023 unità è dovuto per oltre i due terzi ai movimenti migratori, mentre il tasso di natalità sta diminuendo ancora. Ciò si evince dai dati dell’Istituto provinciale di statistica ASTAT.

L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT), attraverso un ciclo di articoli diffonde i principali indicatori per il monitoraggio della strategia di Lisbona. Nella presente analisi vengono trattati gli indicatori sul contesto economico generale, i quali mirano ad offrire una misurazione quantitativa della condizione e dell’evoluzione del quadro macroeconomico dei diversi paesi. In questo ambito la provincia di Bolzano presenta risultati positivi, grazie ad un PIL pro-capite pari a 130,5 e ad una produttività per persona occupata pari a 111,8 posta uguale a 100 la media dell’UE 25.

L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) comunica che gli stranieri residenti in provincia di Bolzano, iscritti nelle anagrafi comunali al 31.12.2006, ammontano a 28.260 unità, di cui il 73,9% sono extracomunitari. Il numero di stranieri oltre i 65 anni è ancora adesso assolutamente irrilevante (4,4%), mentre nella stessa fascia rientra un buon 17,8% della popolazione residente con cittadinanza italiana.

L’Istituto provinciale di statistica comunica che nell’anno scolastico 2006/07 sono 18.773 gli studenti che frequentano una delle 76 scuole superiori dell’Alto Adige. I ripetenti sono complessivamente 1.108. Nell’anno scolastico in corso sono 685 gli studenti senza cittadinanza italiana iscritti nelle scuole superiori altoatesine, vale a dire 3,6 ogni 100 iscritti.

Secondo l’ASTAT - Istituto provinciale di statistica - gli interventi di interruzione volontaria di gravidanza praticati nel corso del 2006 nelle strutture sanitarie della provincia di Bolzano sono stati 564, il 4,1% in meno rispetto al dato dell’anno precedente. Nel 2006 si sono registrati 693 casi di aborto spontaneo, per i quali si sia reso necessario il ricovero in strutture pubbliche o private della provincia di Bolzano, il 2,8% in più rispetto all’anno precedente.

Nell’anno 2006, in base ai dati dell’Istituto provinciale di statistica ASTAT, si sono registrate in provincia di Bolzano 660 separazioni legali, pari a 13,6 ogni 10.000 abitanti e 429 divorzi, valore che corrisponde a 8,8 ogni 10.000 abitanti. La maggior parte delle separazioni è consensuale. Si tratta prevalentemente di coppie con alle spalle una convivenza matrimoniale durata più di 14 anni. L’importo mensile corrisposto dai padri ai figli di genitori divorziati è in media di 519 euro.

Il Manuale demografico dell’Istituto provinciale di Statistica (ASTAT), che ha conosciuto la sua ultima edizione nel 2002, si pone come principale obiettivo quello di fornire una ricca selezione di dati statistici attinenti ai molteplici aspetti di flusso (nascite, decessi, migrazioni) e di struttura (età, sesso, stato civile ecc.) della popolazione residente.

Dall’Indagine Multiscopo annuale 2006 condotta dall’Astat per conto dell’Istat emerge che più del 70% degli uomini e pressoché il 60% delle donne altoatesine si informa dei fatti della politica italiana almeno una volta alla settimana. La televisione assume con il 90,6% un ruolo preponderante come mezzo di informazione. Più del 64% dei non interessati alla politica mostra un sostanziale disinteresse. In questo caso gli uomini raggiungono percentuali più elevate.

Il tasso di disoccupazione è del 2,6% Secondo i dati dell’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) nel 2006 il numero degli occupati ammontava a 227.700 e le persone in cerca di lavoro sono state mediamente 6.100. Il tasso di disoccupazione, che viene definito come rapporto tra le persone in cerca di occupazione ed il totale delle forze di lavoro, si è attestato su 2,6%. Per le donne il tasso si è mantenuto, come negli anni precedenti, più alto (3,6%) rispetto a quello degli uomini (1,9%).