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In occasione della giornata mondiale dei servizi pubblici in data 23 giugno, l’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) diffonde alcuni dati riguardanti la soddisfazione con i servizi pubblici. Dall’indagine multiscopo sulle famiglie dell’anno 2006 emerge che i tempi d’attesa agli sportelli delle ASL sono decisamente più lunghi rispetto a quelli delle anagrafi: il 42,9% attende dai 10 ai 30 minuti. Sono gli studenti e le persone attive nel mondo del lavoro le categorie che trovano gli orari maggiormente scomodi. Per quanto riguarda le autocertificazioni è circa la metà della popolazione ad essere a conoscenza di questa possibilità.

In occasione della giornata mondiale della sicurezza stradale del 17 giugno 2007, l’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) comunica che nel 2006 si sono verificati 1.255 incidenti stradali. Questi hanno causato la morte di 53 persone, mentre ad altre 1.641 hanno provocato lesioni di diversa gravità. Rispetto all’anno precedente si nota quindi una diminuzione sia del numero di incidenti stradali (-13,4%), che del numero di feriti (-12,0%). La contrazione del numero di vittime è ancora più consistente, facendo registrare una flessione del 24,3%, 53 morti contro i 70 del 2005. Nel 2006 si è quindi rilevato il minor numero di morti dal 1953.

Dall’indagine Multiscopo "I cittadini e il tempo libero - 2006", condotta dall’Istituto provinciale di statistica (ASTAT), emerge che quasi due persone su tre ascoltano musica quotidianamente, mentre il 5,8% non ne ascolta mai. Il genere di musica più ascoltato è la musica pop, musica leggera, che viene prediletta dai 14-39enni. Le generazioni più anziane ascoltano invece prevalentemente la musica folk, regionale, tradizionale.

Dall’indagine Multiscopo "I cittadini e il tempo libero - 2006", condotta dall’Istituto provinciale di statistica (ASTAT), emerge che circa una persona su dieci ha intrapreso un ciclo di studi e successivamente interrotto o abbandonato (11,7% uomini, 7,8% donne). La maggior parte di questi, cioè più della metà (59,3%) degli uomini e circa la metà (48,0%) delle donne, ha abbandonato gli studi intrapresi tra i 14 e i 18 anni.

Come risulta da un notiziario dell’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) il patrimonio librario delle biblioteche pubbliche presenti in provincia di Bolzano nel 2006 conta poco più di 2,6 milioni di libri. Le biblioteche locali (832.500 libri) raccolgono ca. il 32% dell’intera ricchezza libraria altoatesina messa a disposizione per il pubblico. Nel 2006 il numero di prestiti registrati presso le biblioteche è risultato pari a 2.218.284 libri. Il 42,2% è avvenuto presso biblioteche pubbliche locali, il 33,0% presso biblioteche centro di sistema, il 16,6% presso biblioteche combinate (ovvero biblioteche locali combinate con le biblioteche scolastiche). In provincia di Bolzano le strutture che fanno parte della rete di biblioteche pubbliche sono quasi 300.

L’Osservatorio prezzi e tariffe della Provincia Autonoma di Bolzano, con la collaborazione di tutti i Comuni, ha rilevato le tariffe ICI 2007. Queste sono consultabili all’indirizzo www.provincia.bz.it/osservatorio-tariffe dove è anche scaricabile un documento riepilogativo di tutte le condizioni applicate da parte dei singoli Comuni.

Da un notiziario dell’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) emerge che nel 2006, in provincia di Bolzano, sono state eseguite opere pubbliche per 805 milioni di euro. Rispetto all’anno precedente si è quindi registrata una lieve crescita dell’1,9%. In analogia a quanto verificatosi negli ultimi anni, la maggior parte delle opere pubbliche è stata realizzata nel settore Trasporti, in totale 188 milioni di euro. Al secondo posto si colloca il settore Acqua, energia e comunicazione con una spesa di 126 milioni di euro.

In provincia di Bolzano si contano circa 486.000 persone iscritte in anagrafe a fronte di ca. 40.000 cognomi, il che significa che in media un cognome è portato da 12 persone. Mair detiene la palma d’oro del più diffuso e tra i cognomi tipicamente italiani, in ordine decrescente di frequenza, figura al primo posto Rossi. Questo è quanto emerge da un comunicato dell’Istituto provinciale di statistica (ASTAT).

Da un’ indagine telefonica condotta dall’ASTAT emerge che il 39,3% degli altoatesini ha appreso dell’iniziativa “Io rinuncio”; il 6,4% di loro ci ha anche partecipato attivamente. Complessivamente più della metà degli altoatesini (55,5%) ha rinunciato a qualcosa nel periodo della Quaresima o ha cambiato abitudini consuete. La rinuncia riguardava soprattutto la carne, dolci, caffè ed alcol. Il motivo principale era quello religioso.

Più del 90% degli altoatesini si considera da “abbastanza“ fino a “molto“ soddisfatto della propria vita. Alla domanda “Secondo Lei, quali sono i problemi principali presenti in provincia di Bolzano?”, le prime due citazioni fanno riferimento a due aspetti economici: innanzitutto il costo della vita troppo alto (96,5% “presente” e “molto presente”) seguito dai problemi legati al fabbisogno abitativo (88,5%), il traffico, sia esso locale o di transito (86,8%) e l’inquinamento atmosferico e acustico (86,0%).