News & pubblicazioni
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I redditi delle famiglie altoatesine attraverso le dichiarazioni IRPEF - 2019-2022
Mediante i dati sulle dichiarazioni dei redditi dei contribuenti in provincia di Bolzano l’ASTAT conduce per la prima volta l’analisi del reddito familiare. L’analisi sulla famiglia, invece che sul singolo contribuente, ha il vantaggio di permettere una valutazione più puntuale del livello di benessere economico della popolazione altoatesina. Secondo le dichiarazioni dei redditi 2023, relative al 2022, le famiglie residenti in Alto Adige percepiscono un reddito medio netto pari a 45.350 euro e mediano pari a 33.218 euro. La persona che vive sola con più di 65 anni è quella con i redditi disponibili più bassi (media: 23.231 euro, mediana: 17.455 euro). Il 20% delle famiglie più ricche detiene un ammontare complessivo di redditi di 6,8 volte superiore all’ammontare del 20% più povero.
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Occupazione - 3° trimestre 2024
Con un tasso di occupazione pari al 75,5% nel terzo trimestre 2024 si conferma una situazione stabile del mercato del lavoro altoatesino. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, si riscontra una stabilità del numero di occupati (in totale 266.030 persone), una diminuzione dei disoccupati (-2.170 unità) e un aumento degli inattivi (+3.012 persone). Il tasso di disoccupazione raggiunge un nuovo record storico scendendo allo 0,8%.
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Occupazione - 2° trimestre 2024
Con un tasso di occupazione pari al 74,0% nel secondo trimestre 2024 si conferma una situazione sostanzialmente stabile del mercato del lavoro altoatesino. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si riscontra un calo del numero di occupati (-2.289 persone), un lieve aumento dei disoccupati (+953) e una diminuzione degli inattivi (-2.198 persone). Il tasso di disoccupazione nel secondo trimestre 2024 è pari all’1,6%.
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Personale dipendente e retribuzioni nel settore pubblico - 2022
Anche nel 2022, il personale nel settore pubblico in Alto Adige continua a crescere (+2,8% rispetto al 2017 pari a 1.511 unità). Gli aumenti si osservano soprattutto nelle fasce di età over 55. Nel 2017 la retribuzione mediana annua lorda nel settore pubblico altoatesino ammonta a 32.511 euro, mentre nel 2022 risulta pari a 35.400 euro. Ciò si traduce in una diminuzione reale del 6,1%.
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Personale dipendente e retribuzioni nel settore privato - 2022
L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) pubblica i dati riguardanti il lavoro dipendente e le retribuzioni del settore privato altoatesino per il 2022. Nel 2022 si verifica un aumento del personale dipendente rispetto all’anno precedente (+7,0%) che si attesta così a 213.236 persone, superando anche il periodo pre-pandemico (202.065 persone). A causa dell’alta inflazione nel 2022 le retribuzioni medie lorde registrano una perdita reale del 6,7% rispetto al 2021. I due contratti collettivi più frequenti tra il personale dipendente, cioè quello del turismo e quello del commercio prevedono retribuzioni mediane annue lorde (rispettivamente 26.783 e 27.724 euro) inferiori a quella complessiva di tutto il settore privato (28.300 euro).
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Pensioni - 2022
Nel 2022 131.478 soggetti beneficiari percepiscono 176.004 trattamenti pensionistici per oltre 2,8 miliardi di euro. In media, ogni pensione ammonta a 16.163 euro, e i soggetti beneficiari percepiscono 21.637 euro all’anno. Quella di vecchiaia e anzianità è la tipologia di pensione più diffusa; da un’analisi longitudinale emerge come queste ultime abbiano perso in media oltre 1.700 euro di potere d’acquisto tra il 2013 e il 2022. Il Gender Pension Gap è elevato soprattutto tra gli ex occupati del settore privato (37,6%). Questa è la fotografia scattata dall’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) che ha elaborato i dati del “Casellario centrale dei pensionati” dell’INPS.
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Occupazione e disoccupazione: confronti territoriali - 2023
Il tasso di occupazione calcolato per il 2023 in Alto Adige è superiore alla media dell’UE-27, sia per il gruppo di età compreso tra i 15 e i 64 anni (74,4% vs. 70,4%), sia per quello compreso tra i 20 e i 64 anni (79,6% vs. 75,3%). Il tasso di disoccupazione (15-74 anni) altoatesino del 2023, invece, diminuisce con una riduzione complessiva di 0,3 punti percentuali rispetto al 2022, raggiungendo il valore del 2,0%. Pertanto, si colloca al di sotto dei valori delle aree considerate, compresa la media dell’UE-27. Per il 2023 l’Alto Adige mostra la più bassa disoccupazione giovanile (4,1%) nella fascia d’età 15-29 anni rispetto a tutte le altre aree considerate.
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Occupazione - 1° trimestre 2024
Nel primo trimestre 2024 il numero di occupati (263.166 persone) segna una leggera crescita su base annua di 1.123 unità. Questo deriva dall’aumento della componente maschile (+1.660) la cui crescita su base annua si ritrova soprattutto nel settore dei servizi (+1.575 occupati). Il tasso di occupazione (15-64 anni) si attesta al 74,8%, in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2023. Se si confronta con lo stesso trimestre degli ultimi cinque anni, si conferma, pertanto, come il più elevato. Il tasso di disoccupazione nel primo trimestre 2024 è pari al 2,8%. Le forze di lavoro potenziali sono pari a 3.407 unità, valore più basso mai registrato negli ultimi 5 anni.
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Occupazione e disoccupazione - 2023
Nel 2023 il mercato del lavoro altoatesino mantiene sostanzialmente la stabilità raggiunta nell’anno precedente: gli occupati ammontano a 262.350 unità, i disoccupati così come gli inattivi calano ancora attestandosi rispettivamente a 5.239 e 82.055 persone. Il tasso di occupazione è pari al 74,4%, il tasso di disoccupazione è pari al 2,0%, quello di inattività al 24,1%.
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Il Gender Pay Gap nel lavoro dipendente - 2022
L’Istituto provinciale di statistica ASTAT analizza le retribuzioni del personale dipendente nel settore privato e pubblico in provincia di Bolzano al fine di misurare il differenziale retributivo tra uomini e donne. Nel 2022 il Gender Pay Gap del personale a tempo pieno nel settore privato registra il 17,2%. Nel settore pubblico il Gender Pay Gap è quasi identico, pari al 16,8%. Sia nel privato che nel pubblico il differenziale retributivo tra donne e uomini aumenta con l’età.
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